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giovedì 11 settembre 2008

Moon live... 22.45-23.30 11/09/2008

Registrazione di un momento della trasmissione live dell'11/09/2008

mercoledì 10 settembre 2008

Buco nero artificiale? ...o mega esperimento?


Link trasmissione live ore 9.00 (ITA).
Dalle nove gli occhi del mondo saranno puntati su Ginevra per il test realizzato nel Laboratorio del Cern, in un tunnel lungo 27 chilometri, a 50 metri nel sottosuolo della frontiera franco-svizzera. L’obiettivo è quello di ricreare le condizioni che esistevano all’inizio del mondo, il microcosmo di violente collisioni che si produssero 1 picosecondo dopo il "big bang". Dopo decenni di lavoro e salvo imprevisti, domani un primo fascio di protoni farà il suo giro di prova all’interno dell’anello sotterraneo. Per la prima volta nella gigantesca macchina -«una meraviglia tecnologica», come ha detto il direttore del Cern, Robert Aymar- circoleranno fasce di particelle (protoni) ad una velocità prossima a quella della luce (99,999991% di velocità della luce): 11.000 rotazioni al secondo dentro al tunnel.
E’ quasi impossibile per i non scienziati discriminare tra stranezza legittima e pura follia». Parola di Paul Davies, fisico, cosmologo e divulgatore britannico. I suoi colleghi se ne stanno accorgendo sulla propria pelle. Sono bastati alcuni «ribelli» (i folli, appunto) a scatenare la psicosi di massa: il mondo finirà oggi o di lì a poco per colpa dell’LHC? Dopo le accuse dagli Usa di Luis Sancho e Walter Wagner, ora il momento della celebrità è tutto per Otto Rossler, controverso biochimico e professore di Teoria del Caos all’Università di Tubinga, in Germania. Anche lui annuncia l’Apocalisse e anche a lui la Corte europea dei diritti umani ha detto no: il ricorso per stoppare il super-acceleratore è stato respinto. Professore, lei ha chiesto al Cern una conferenza sulla sicurezza, ma le sue paure sono state giudicate infondate. E' pentito?«Ho un’idea e una preoccupazione, ma evidentemente loro sono più intelligenti di me!».Scherzi a parte?«E’ una questione di psicologia: se la maggior parte degli scienziati sostiene che non ci sono pericoli, allora tutti seguono l’opinione generale».Il Cern, comunque, ha pubblicato un «report»: non le è bastato?«Nessuno ha risposto alla mia teoria».Lei immagina la Terra trafitta da tremendi fasci di energia e divorata da una serie di mini-buchi neri, cresciuti nel suo grembo a causa dell’LHC: da dove nasce questo scenario?«Ho elaborato la prova della non-evaporazione dei buchi neri, smentendo il modello noto come “Hawking evaporation”».Così lei sovverte molti principi fisici: c’è qualche collega che le dà ragione?«All’inizio pensavo di essere stato il primo a sollevare dubbi sul teorema di smaterializzazione, ma mi sbagliavo. Vladimir Belinski, professore alla Sapienza di Roma, ha pubblicato una ricerca simile due anni fa, un anno prima della mia. E lui ha lavorato a Mosca con il cosmologo Jakob Zeldovich, leader della scuola russa sui buchi neri».Non ha preso abbagli? «Nessun errore. Tutta la questione nasce da Einstein, che aveva l’abilità di vedere cose mai pensate prima, ma il difetto di non arrivare alle conclusioni estreme. La mia scoperta è legata alla relazione spazio-tempo».Provi a spiegare. «Quando il tempo è rallentato di un fattore doppio, lo spazio è due volte più grande. Le mie equazioni lo provano, ma nessuno, finora, l’aveva evidenziato. E’ su questa base che dimostro che i black holes alla fine del tunnel spazio-tempo non evaporano».Lei si aspetta molti buchi neri, giusto? «C’è da aspettarsi un milione di black holes in una decina di giorni».Come li produrrebbe l’LHC? «Sappiamo che nell’acceleratore si scontrano fasci di protoni a energie altissime e che all’interno ci sono particelle più piccole, i quarks: lo scenario è che due quarks si avvicinino così tanto da generare un black hole, confermando la Teoria delle Stringhe».Che forma avrebbero i buchi?«Non a forma di punto, ma probabilmente ad anello. Ma esiste anche una teoria alternativa, la “fractal space time theory” di Mohamed El Naschie: il buco nero sarebbe un oggetto frattale».E le dimensioni? «All’inizio minimali, poi si verificherà un fenomeno come quello delle trottole».Vale a dire? «Assisteremo all’auto-organizzazione delle strutture, simile a quella dei buchi neri che alimentano le quasars e le nano-quasars: la differenza è che nel primo caso la materia ha un nucleo di miliardi di masse solari e due “jets” energetici, mentre nel secondo la massa è di una-due volte quella del Sole. In ogni caso, basteranno 50 mesi per divorare la Terra».Non vede difese?«Potremmo provare a inviarli nello spazio, ma non avremmo abbastanza energia».Come arriverebbe la fine?«La Terra verrebbe ingoiata e si restringerebbe a una pallina: come una ciliegia».
Una cosa è certa: riuscirò a postare l'esito dell'esperimento? :-)

sabato 30 agosto 2008

Wild Duck Cluster

Ecco una foto della Wild Duck Cluster del 29/08/2008 alle 23.00. Foto realizzata con una Pentax K100D al fuoco diretto di un Celestron Nexstar 4SE. Esposizione di 30'' ISO 1600.
"The Wild Duck Cluster (also known as Messier 11, or NGC 6705) is an open cluster in the constellation Scutum. It was discovered by Gottfried Kirch in 1681. Charles Messier included it in his catalogue in 1764.
The Wild Duck Cluster is one of the richest and most compact of the known open clusters, containing about 2900 stars
. Its age has been estimated to about 220 million years. Its name derives from the brighter stars forming a triangle which could represent a flying flock of ducks." (Wikipedia)

mercoledì 27 agosto 2008

Fotografato Daguerre

Ecco una foto dove si riesce a scorgere sulla superficie lunare il cratere Daguerre del diametro di 48Km. E' situato all'interno del Mare Nectaris in un bacino del diametro di 360 Km. Foto scattata il 06/08/2008 alle 20:35. L'ho ripescata nell'archivio delle osservazioni di quel periodo e mi sembrava doveroso postarla.

lunedì 11 agosto 2008

Esperimento trasmissione live riuscito


E' riuscito l'esperimento di trasmissione live. Abbiamo osservato la Luna e Giove con i suoi due satelliti Galileiani. Si riporta in questo post una brevissima sequenza di quanto osservato relativamente al pianeta Giove. A presto sul blog per un'altra esperienza condivisa.
Non è da escludere qualche replica durante la giornata di domani di quanto registrato questa sera. Ciao a tutti.

Stasera osservazione live - live transmission (Jupiter)

Stasera sperimenterò la trasmissione live delle riprese con il mio telescopio (orientativamente verso le 21:00). Proveremo ad osservare Giove (cielo permettendo). Stay tuned!!!

venerdì 8 agosto 2008

Giove e due suoi satelliti


La mia prima foto di Giove e di due suoi satelliti (Europa ed Io in ordine da sx), realizzata il 06/08/2008 alle ore 23.45 con una webcam Logitech 4000 al fuoco diretto di un telescopio Celestron Nexstar 4SE, elaborazione di un video di 300 frame con Registax v4. (E' riportata solo la porzione d'immagine con il contenuto della descrizione)

venerdì 18 luglio 2008

Moon & Jupiter



La Luna e Giove in questi giorni danzano in cielo.

Ottima occasione per rivolgere lo sguardo in alto ed ammirare con una sola occhiata il nostro satellite ed il pianeta quasi in congiunzione. La foto è stata scattata ieri 17/07/2008 alle 21.30 con una normale fotocamera compatta digitale. Il minimo sforzo per un piacevole ricordo.

mercoledì 25 giugno 2008

Ghiaccio su Marte?


Nella foto vengono riportate le due immagini riprese il 15 e 19 Giugno 2008 (Sol 20 e Sol 24 nel conteggio tenuto su Marte) dalla Sonda Phoenix Mars Lander. Il confronto, secondo gli scenziati, dimostra l'esistenza di ghiaccio sul pianeta ipotizzandone la sublimazione a contatto con l'atmosfera marziana e sottoposto alle radiazioni solari.

Mi chiedo se fosse necessario calpestarlo per iniziare ad analizzarlo, visto che a quanto pare era già in superficie. Comunque non mi sembra che l'unica sostanza che possa sublimare in "natura" in quelle condizioni sia solo acqua solidificata.

Eventuali news e dettagli sono disponibili al link dedicato della NASA

Image credit: NASA/JPL-Caltech/University of Arizona/Texas A&M University

mercoledì 11 giugno 2008

Sunspot 0998


Ecco finalmente, dopo un'attesa piuttosto lunga, una timida macchia solare che inizia l'attraversamento della porzione visibile del sole.


Siamo adesso curiosi di osservarne l'evoluzione.

domenica 18 maggio 2008

Espulsione di massa solare

In questi giorni stiamo assistendo al transito di alcune regioni del sole piuttosto attive. Quando le protuberanze e le emissioni si trovano o avvengo sul piano di vista degli strumenti di osservazione si riesce a vedere la fuoriuscita di materia solare, definita espulsione di massa dalla corona solare. I sunspot rimasti visibili lasciano sperare gli astrofili di poter osservare, nei prossimi giorni, con un apposito filtro solare qualche macchia.

sabato 12 aprile 2008

martedì 1 aprile 2008

Sunspot 0988


Nel giro di pochi giorni sparirà il Sunspot 0988 apparso in maniera più evidente il 23/03/08. Si sta estinguendo, ma comunque non sarà più visibile a causa della rotazione del sole. Speriamo di poter mettere online il video della sua breve apparizione.

venerdì 14 marzo 2008

Attivata la chat

Finalmente anche la chat... Sarà utile durante le osservazioni live per commenti e suggerimenti.
La trovate sulla destra della pagina del blog, in corrispondenza della finestra di streaming.
Comunque rappresenta un ottimo strumento che rende il blog un luogo di/per tutti, appassionati e non.
Mi auguro che tutti i visitatori la utilizzino per constatarne l'efficacia.
Buona visione...

giovedì 13 marzo 2008

La luna... e qualcos'altro

Mentre si osserva al telescopio la luna capita spesso di vedere uccelli che ad alta quota passano nel campo visuale osservato mostrando la loro sagoma in maniera distinta e chiara, ma beccare un aereo è molto più difficile. Sicuramente il filmato non sarà più servito alla elaborazione con Registax, visto l'imprevisto!!!

venerdì 7 marzo 2008

Saturno ripreso il 04/03/2008 alle 00.00



Una ripresa di Saturno fatta con una videocamera JVC allineata con oculare 25mm su lente di Barlow 2x, montate su un telescopio Celestron Nexstar 4SE.

Ecco l'immagine elaborata con Registax v4.0.

giovedì 28 febbraio 2008

Fotografia di carteri lunari con montagna centrale




I crateri in questione sono Piccolomini e Theophilus.


La foto è stata scattata il 26/02/2008 alle ore 01.20 con un Celestron Nexstar 4SE, lente di barlow 2x, oculare da 25mm e Fotocamera digitale da 5Mpixel con zoom.

Transito di pianeta extra-solare XO-2b




A sinistra è riportato il grafico della fotometria della stella XO-2 nell'intervallo di analisi considerato.

L'esperimento ha avuto inizio alle 21.00 del 27/02/2008 ed ha coinvolto numerosi appassionati che, incollati ad una videochat con Gianluca Masi in diretta dal Bellatrix Astronomical Observatory, hanno seguito la lenta tracciatura del grafico.

Il grafico è stato prodotto da Salvo Massaro, in diretta dall'Osservatorio INAF di Palermo, che ha puntato il telescopio verso la porzione di cielo interessata ed ha rilevato la variazione di magnitudo della stella rispetto ad un'altra di riferimento.
Il passaggio del pianeta davanti alla stella (avvenuto circa 500 anni fa) ha causato un abbassamento della magnitudo e quindi si è assistito indirettamente al transito.
La stella in questione è, nell'immagine qui a fianco, quella poco in alto a destra tra le due vicine poste al centro. Lo stesso esperimento verrà ripetuto l'11/03/2008.

martedì 26 febbraio 2008

Un viaggio tridimensionale dentro M42


La Nebulosa di Orione (nota anche come Messier 42 o M42, NGC 1976) è la nebulosa diffusa più brillante del cielo notturno, chiaramente riconoscibile ad occhio nudo come non stellare, posta a sud della cintura di Orione.

Si trova ad una distanza di circa 1.270 anni luce dalla Terra, si estende per circa 24 anni luce, ed è la regione di formazione stellare più vicina al Sistema solare. Vecchie pubblicazioni si riferiscono a questa nebulosa col nome di Grande Nebula, mentre più anticamente i testi astrologici riportavano il nome della stella Eta orionis, Ensis.

Si tratta di uno degli oggetti più fotografati e studiati della volta celeste, ed è sotto costante controllo a causa dei fenomeni celesti che hanno luogo al suo interno; gli scienziati hanno scoperto al suo interno dischi protoplanetari, nane brune e intensi movimenti di gas e polveri.

La Nebulosa di Orione contiene al suo interno un ammasso aperto molto giovane. Le osservazioni con potenti telescopi (specialmente il Telescopio Spaziale Hubble) hanno rivelato molte stelle circondate da anelli di polveri, probabilmente il primo stadio della formazione di un sistema planetario.

La nebulosa è stata riconosciuta come tale nel 1610 da un avvocato francese, Nicolas-Claude Fabri de Peiresc (1580-1637); anche se date le dimensioni e la luminosità era certamente conosciuta anche in epoche preistoriche. Tolomeo la identificava come stella della spada di Orione di magnitudine 3.

Nel video, tratto da YouTube, viene mostrato una simulazione tridimensionale di un viaggio all'interno della nebulosa.

Dati tratti da Wikipedia.


giovedì 21 febbraio 2008

mercoledì 20 febbraio 2008

Eclisse Lunare


Questa notte vi sarà l'eclisse lunare totale. Il nostro satellite entrerà nella penombra alle 01:35 del 21/02/2008 e ne uscirà alle 07:17, ma l'eclissi vera e propria si avrà tra le 04:01 e le 4:51. Il momento di massimo oscuramento sarà alle 4:28.

Le condizioni meteorologiche in Italia potrebbero giocare brutti scherzi, anche se le temperature già scoraggiano i meno appassionati. Tuttavia per chi vuole comodamente godersi lo stesso questa eclisse davanti al PC suggerisco il seguente link http://www.lunarobservers.com/mooncam.htm che mostrerà in diretta (una immagine ogni 20 secondi) tutte le fasi dell'eclisse riprese al telescopio con una webcam Philips ToUcam PCVC740K. Il sito è curato da Peter Grego, Rednal, Birmingham, UK.

Ve ne sono molti altri di siti che offrono questo servizio, eccone alcuni:

http://www.sterrenkids.nl/webcam.html

http://maansverduistering.waarnemen.com/

http://www.mira.be/live

http://www.serviastro.am.ub.es/engl/broadcasts/index.php?data=20080221

Addirittura al seguente link è disponibile uno streaming di una trasmissione live dedicata all'evento

http://dmzmi6.mi.fh-offenburg.de/live (Deutch)

giovedì 31 gennaio 2008

Asteroide 2007-Tu24




Come previsto, 2007-Tu24 ha "sfiorato" la Terra, 530 mila km sulle nostre teste. Il transito è stato filmato dall'osservatorio di Remanzacco - Udine (Repubblica TV)

lunedì 28 gennaio 2008

sabato 12 gennaio 2008

Asteroide in rotta di collisione con marte

Era questo il titolo di un articolo sul Corriere della sera di giorno 21 Dicembre 2007. "Una asteroide si sta dirigendo verso Marte, e secondo gli esperti c'é una possibilità su 75 che possa colpire il pianeta rosso entro il 30 gennaio. Secondo gli scienziati della Nasa l'asteroide, battezzato 2007 WD5, è stato scoperto alla fine di novembre e ricorda per le sue dimensioni il cosidetto 'Tunguska' che colpì la Siberia Centrale nel 1908, liberando energia equivalente ad una bomba nucleare di 15 megatoni, in grado cioé di distruggere o almeno di danneggiare fino a 60 milioni di alberi. Se ci sarà l'impatto con Marte, l'asteroide dovrebbe sfracellarsi nei pressi dell'equatore, non lontano da dove il rover Opportunity aveva esplorato alcune delle pianure del pianeta dal 2004 in poi. Il robot non rischia però nulla trovandosi ora fuori dalla zona prevista per l'impatto. Contrariamente ad un impatto con la Terra, questo non ci preoccupa -spiega Steve Chesley, un astronomo della Nasa-, ma siamo molto eccitati."
Oggi le cose stanno diversamente; Coelum ha riportato la seguente notizia: "A seguito del contributo osservativo acquisito nelle ultime ore è stato possibile raffinare ulteriormente i dati orbitali dell'asteroide 2007 WD5, che come si sa da parecchie settimane corre il rischio di impattare Marte il 30 gennaio prossimo. Ciò ha condotto ad una significativa riduzione dell'incertezza sulla reale traiettoria del piccolo oggetto (50 metri di diametro) e ad una caduta verticale delle probabilità d'impatto, che da 1/40 sono ora scese a 1/10000! Il che praticamente esclude che si verificherà l'impatto sulla superficie marziana, e prevede un passaggio dell'asteroide ad una distanza di circa 26000 km dal centro del pianeta (quasi 4 volte il suo diametro)."
Bhe, bisogna dire che non lo mancherà di molto e soprattutto che alla NASA si eccitano troppo facilmente.

mercoledì 2 gennaio 2008

Andromeda

Sensazione unica aver puntato per la prima volta il telescopio verso uno degli oggetti più affascinanti del cielo: la galassia di Andromeda (M31 del catalogo Messier).