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martedì 2 agosto 2011

Prime foto ravvicinate di Vesta

Vesta è un asteroide che si trova nella fascia principale, una regione del sistema solare compresa fra le orbite di Marte e Giove che contiene la maggiore concentrazione di asteroidi del sistema.

Ha un diametro medio pari a circa 530 chilometri e dista da noi 2,5 Unità Astronomiche (circa 373.995.000 Km)


La sonda Dawn è partita il 27/09/2007 per andare alla ricerca di incontri ravvicinati con asteroidi. In questi giorni ha raggiunto Vesta fornendo immagini dettagliate della sua superficie.


Di seguito il link per accedere alla documentazione fotografica ad oggi resa pubblica tramite il sito della Nasa:

http://www.nasa.gov/mission_pages/dawn/multimedia/index.html

martedì 26 luglio 2011

08/11/2011 l'asteroide 2005 YU55 ci sfiorerà... simuliamo con Stellarium


Giorno 8 Novembre 2011 alle 23:28 UT l'asteroide 2005 YU55 si troverà alla minima distanza dalla terra e cioè circa 325.000 Km ed il giorno seguente alle 07:13 UT disterà dalla Luna circa 240.000 Km. Nello spazio infinito si considera quindi una "collisione" mancata. Speriamo che i calcoli non ingannino gli scienziati che monitorano i NEOs (Near Earth Objects).

L'asteroide è stato scoperto nel 2005 appunto (precisamente il 28 Dicembre) da Robert McMillan del Programma Spacewatch a Tucson in Arizona, l'oggetto è stato successivamente osservato da Mike Nolan, Ellen Howell ed altri con il radar di Arecibo il 19-21 aprile 2010. Si è scoperto essere molto scuro, di forma quasi sferica ed un diametro di 400 metri. L'asteroide compie una rotazione ogni 20 ore.

Sappiamo già di essere dei fanatici di Stellarium, quindi quale occasione migliore per vedere sfrecciare l'asteroide in una simulazione?

Ecco il codice da trascrivere nel file ssystem.ini:

[2005 YU55]
name = 2005 YU55
parent = Sun
radius = 200
oblateness = 0.0
halo = true
color = 1.0,1.0,1.0
tex_halo = star16x16.png
tex_map = nomap.png
coord_func = comet_orbit
orbit_Epoch = 2455400.5
orbit_MeanAnomaly = 26.09429934348985
orbit_SemiMajorAxis = 1.14270529861326
orbit_Eccentricity = 0.4290570033073075
orbit_ArgOfPericenter = 268.7914730729627
orbit_AscendingNode = 39.30458461341819
orbit_Inclination = 0.5135194114728462
orbit_visualization_period = 446.1694074208211
lighting = true albedo = 0.0487

martedì 1 marzo 2011

Flare solare - spettacolare


Spettacolare Flare solare di classe M 3,6 si è rilevato sul bordo della nostra stella il 24/02/2011. Gli scienziati della NASA hanno assistito a 90 minuti di contorsioni e fluttazioni di massa solare. L'Osservatorio delle dinamiche solari della NASA ha catturato l'evento in luce ultravioletta estrema. Le immagini sono ad alta definizione SDO, il team è stato in grado di ingrandire il flare per rendere ben visibili alcuni dettagli. Il fil filmato è di 24 fotogrammi al secondo.

giovedì 13 gennaio 2011

Scoperti fasci di antimateria prodotti da temporali terrestri

Riporto nel dettaglio la notizia flash apparsa su Repubblica e tratta direttamente dal sito della NASA.
Spero che la mia traduzione sia comprensibile:

Dal sito della NASA (link):
Gli scienziati della NASA hanno rilevato fasci di antimateria prodotta da temporali terrestri tramite il Telescopio Spaziale Fermi, un fenomeno mai osservato prima d'ora.

Gli scienziati hanno dedotto che le particelle di antimateria si sono formate da un lampo di raggi gamma terrestre (TGF). Una breve raffica si è prodotta all'interno temporali, associati certamente alla generazione di fulmini. Si stima che circa 500 TGF si verificano ogni giorno in tutto il mondo, ma la maggior parte non vengono rilevati. 

"Questi segnali sono la prima prova diretta che i temporali generano fasci di particelle di antimateria," ha detto Michael Briggs, membro del Fermi Gamma-ray Burst Monitor (GBM) gruppo di ricercatori dell'Università dell'Alabama a Huntsville (UAH). Ha presentato i risultati Lunedi, durante una conferenza stampa ad un meeting dell'American Astronomical Society a Seattle. 

Il telescopio Fermi è stato progettato per monitorare i raggi gamma, radiazioni ad alta energia. Quando l'antimateria si scontra con Fermi collide con una particella normale di materia, entrambe le particelle si annientano immediatamente e si trasformato in raggi gamma. Il GBM ha rilevato raggi gamma con energie di 511.000 elettronvolts, un chiaro segnale che un elettrone ha incontrato la sua controparte di antimateria, un positrone.

Anche se GBM di Fermi è stato progettato per osservare eventi ad alta energia nell'universo, offre spunti preziosi grazie a questo strano fenomeno. Il GBM monitora costantemente l'intera volta celeste sopra e la terra sotto di esso. Il team GBM ha individuato 130 TGFs dal lancio di Fermi avvenuto nel 2008. 

"In orbita da meno di tre anni, la missione Fermi ha dimostrato di essere uno strumento incredibile per sondare l'universo. Ora veniamo a sapere che si può scoprire misteri molto, molto più vicino a casa nostra", ha detto Ilana Harrus, scienziato del programma Fermi della NASA a Washington.

La sonda è stata immediatamente collocata al di sopra dei temporali per la maggior parte dei TGF osservati, ma in quattro casi, le tempeste erano lontane dal Fermi. Inoltre, i segnali radio generati dai fulmini rilevati da una rete di monitoraggio globale indicavano il fulmine al momento ad una distanza di centinaia o più di miglia. Durante una TGF, avvenuta il 14 dicembre 2009, Fermi era posizionato sopra l'Egitto. Ma la tempesta era in Zambia, circa 2.800 miglia a sud. La tempesta era sotto l'orizzonte di Fermi, quindi qualsiasi raggio gamma prodotto non si sarebbe potuto rilevare. 

"Anche se Fermi non poteva vedere la tempesta, la navicella spaziale, tuttavia, è stata connessa magneticamente ad essa", ha detto Joseph Dwyer presso il Florida Institute of Technology di Melbourne, in Florida "Il TGF ha prodotto elettroni e positroni ad alta velocità, che poi si avvicinarono al campo magnetico terrestre per colpire il veicolo spaziale.

Il raggio ha continuato ad investire Fermi, ha raggiunto un punto, denominato mirror point, dove è stato invertito il suo moto, e poi ha colpito il veicolo spaziale per la seconda volta appena 23 millesimi di secondo più tardi. Ogni volta, il fascio di positroni sono entrati in collisione con gli elettroni del veicolo spaziale. Le particelle si sono annientate a vicenda, e l'emissione dei raggi gamma sono state rilevate dal GBM Fermi. 

Gli scienziati hanno a lungo sospettato TGF derivanti da forti campi elettrici nei pressi dei temporali. Nelle giuste condizioni, dicono, il campo diventa abbastanza forte che spinge verso l'alto una valanga di elettroni. La velocità che raggiungono è quasi vicina a quella della luce. Gli elettroni ad alta energia rilasciano raggi gamma quando vengono deviati dalle molecole d'aria. Normalmente, questi raggi gamma vengono rilevati come TGF. 

Ma la cascata di elettroni producono così tanti raggi gamma che gli elettroni ed i positroni esplodono nell'atmosfera. Questo accade quando l'energia dei raggi gamma si trasforma in una coppia di particelle: un elettrone e un positrone. Sono queste particelle che raggiungono l'orbita di Fermi. 

La rilevazione di positroni permette di dedurre che molte particelle ad alta energia vengono espulse dall'atmosfera. In effetti, gli scienziati ora pensano che tutti TGF emettono fasci di elettroni / positroni. La documentazione sui risultati è stata accettata per la pubblicazione sulle Geophysical Research Letters. 

"I risultati ottenuti col telescopio Fermi ci ha portato a fare un ulteriore passo avanti per capire come considerare le TGF", ha detto Steven Cummer alla Duke University. "Dobbiamo ancora capire cosa hanno di speciale queste tempeste ed il ruolo preciso che i fulmini hanno nel processo osservato".

Il Fermi Gamma-ray Space Telescope della NASA è gestito da NASA's Goddard Space Flight Center di Greenbelt, nel Maryland ed è stato progettato in collaborazione con il Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti, con importanti contributi di istituzioni accademiche e partner in Francia, Germania, Italia, Giappone, Svezia e Stati Uniti. 

Sotto si riporta un video che ricostruisce il processo di formazione dell'antimateria tratto sempre dall'account della NASA: